Il presidente Putin pronto a negoziare: “Ho detto più volte che siamo pronti per questi accordi, siamo aperti”.
Certo, la Russia ha bombardato le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, ma c’è un motivo per cui l’ha fatto. Il presidente Vladimir Putin rivendica gli attacchi nei confronti di Kiev, spiegando che questa è stata una risposta all’esplosione sul ponte di Crimea. Poi, secondo il leader, la Nato sta incentivando il conflitto per il proprio potere. Tuttavia, Mosca ribadisce la propria propensione a negoziare.
Russia pronta a negoziare
Nonostante il profondo astio tra i due Paesi, Vladimir Putin ribadisce la sua propensione a negoziare per raggiungere un accordo e mettere fine al conflitto. “Ho detto più volte che siamo pronti per questi accordi, siamo aperti, ma ci fa riflettere il fatto di pensare con chi abbiamo a che fare”, spiega il presidente russo.
Questo comunque non toglie il fatto che per Mosca, la Nato vuol mantenere il suo dominio con qualsiasi mezzo, anche al distruggendo l’architettura di stabilità strategica che si era creata per decenni. “La natura e la portata delle minacce moderne impongono crescenti esigenze alla nostra interazione nei dipartimenti della difesa”, dice Putin, dichiarando che l’Occidente sta aggravando la situazione globale.
Occidente semina caos
Durante un incontro avuto con i ministri della Difesa dei Paesi della Csi e dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, il presidente russo parla del conflitto in Ucraina incrementato e propagato dalla Nato, a discapito dell’Ucraina stessa.
“Vediamo le gravi conseguenze di tali azioni oggi in Ucraina. Per un certo numero di anni, l’Occidente ha spudoratamente sottratto e sfruttato le sue risorse, ha incoraggiato il genocidio e il terrore nel Donbass, ha effettivamente trasformato questo Paese in una colonia e ora usa cinicamente il popolo ucraino come carne da macello, come ariete contro la Russia, continuando a fornire all’Ucraina armi e munizioni, inviando mercenari, la sta spingendo su un percorso suicida”, afferma Putin.
Intanto la regione orientale di Donetsk rimane al centro degli attacchi russi. A Bakhmut, la situazione è “difficile ma controllata”, ha detto Serhii Cherevatyi della divisione orientale dell’esercito ucraino. Il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha dichiarato che mercoledì cinque persone sono state uccise nella regione.